Appalto: come spendere di meno.

Il contenzioso sugli appalti è vastissimo

Il contenzioso in materia di appalti è enorme.
Spesso sembra che durante o alla fine dei lavori la parte committente e quella appaltatrice si rendano conto di avere avuto obiettivi diversi e previsioni opposte sui tempi, sui costi e talvolta addirittura sulle caratteristiche di quanto oggetto del contratto.
Spesso questo conflitto deriva da inesattezze o errori progettuali: un progetto impreciso o incompleto non ha un’interpretazione univoca.
Più spesso il conflitto deriva dalla mancata considerazione delle regole legali sull’appalto e dei loro effetti.

 

Modello di contratto parasociale

[vc_row][vc_column width=”2/3″][vc_column_text css=”.vc_custom_1511769939852{margin-top: 0px !important;padding-top: 0px !important;}”][/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text css=”.vc_custom_1511770010282{margin-top: 40px !important;}”]Il patto parasociale è un accordo relativo al funzionamento di una società e dei suoi Organi che si colloca in posizione parallela rispetto al contratto di società vero proprio e allo statuto che regola il funzionamento della società.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Come scrivere un contratto di appalto. Guida all’appalto

Il contratto di appalto deve essere scritto con attenzione
Il contratto di appalto deve essere scritto con attenzione

L’importanza di un buon contratto di appalto.

Inizio oggi una serie di post che saranno accomunati dal filo conduttore di “guida al contratto di appalto”.

Il primo argomento da trattare è quello del contratto di appalto in senso materiale, ossia del documento che raccoglie gli accordi delle parti.

È quasi inutile sottolineare che per un rapporto così complesso come l’appalto deve sempre esistere un contratto scritto completo delle clausole necessarie e che ciascuna parte deve essere in possesso di una copia del contratto con firma digitale o analogica (in altro post del blog è trattata la questione dei contratti scritti e dell’importanza della loro sottoscrizione).

Nella prassi delle imprese non sono più frequenti i contratti di appalto stipulati in forma orale (anche se la prassi della “stretta di mano”, fonte di tante liti, sembra esistere ancora).

COME SCRIVERE UN BUON CONTRATTO.

Un buon contratto è il presupposto per essere pagati.
Un buon contratto è il presupposto per essere pagati.

1. L’utilità di un buon contratto.

Inizio con questo una serie di post tutti accomunati dal filo conduttore “guida al recupero crediti”.

Come sempre l’intento dei post sarà di condividere con chi è interessato le mie esperienze professionali, nella prospettiva del dialogo con i numerosi lettori del blog.

Ovviamente questo post e quelli che seguiranno non possono e non intendono offrire un’informativa completa sui temi affrontati, ma solo fornire qualche indicazione essenziale sugli stessi.

RENT TO BUY. UN’OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE?

Con il rent to buy si acquista un immobile a tappe
Con il rent to buy si acquista un immobile a tappe

Vorremmo acquistare un nuovo deposito, ma al momento non abbiamo i fondi necessari… Cosa possiamo fare?

Stiamo pianificando l’espansione degli uffici, ma non siamo sicuri che acquistarli adesso sia una buona idea…

Come possiamo organizzarci?

Vorremmo vendere le abitazioni che abbiamo costruito, ma gli interessati non riescono a ottenere mutui. Che soluzione possiamo proporre?

COME PROTEGGERSI NEI CONTRATTI DI FORNITURA.

Diverse persone che leggono il blog mi hanno chiesto di occuparmi di contratti.
La richiesta proviene soprattutto da chi ha l’esigenza di assicurare alla propria impresa un’effettiva tutela del credito e una sufficiente protezione contro eccezioni e richieste pretestuose.
In questa scomoda posizione si aspira, comprensibilmente,  ad avere a disposizione un repertorio di clausole di tutela che assomigli quanto più possibile ad un vero e proprio armamentario bellico.
È un tema, che non può certo esaurirsi in un breve post.
Comincio quindi oggi con un inquadramento generale del problema, riservandomi poi di approfondire via via le singole clausole contrattuali delle quali parlerò. Tralascio volutamente la questione dei contratti con i consumatori e la problematica della sottoscrizione specifica di talune clausole.
Secondo la mia personalissima classificazione le clausole protettive possono dividersi in  cinque categorie:
1.    clausole di definizione dell’oggetto della prestazione;
2.    clausole limitative della responsabilità
3.    clausole di decadenza;
4.    clausole di “sterilizzazione” delle azioni della controparte;
5.    clausole di autotutela.

IL PROBLEMA DELLA LIBERAZIONE DEL FIDEIUSSORE “OMNIBUS”.

Di frequente i soci (e ancora di più gli amministratori) di una piccola società sono chiamati a prestare garanzia fideiussoria per l’esposizione bancaria della società medesima.
Spesso la fideiussione è del tipo “omnibus” e garantisce – pertanto – l’adempimento delle obbligazioni dipendenti da operazioni bancarie di qualunque natura, già consentite o che fossero consentite, alla società garantita.
Normalmente il fideiussore è, però, partecipe della vita sociale e si rende ben conto del rischio di una simile garanzia.