Quando i soci pagano i debiti della società… Guida alle società.

Continua la guida alle società.
Continua la guida alle società.

I soci responsabili dei debiti della società

I soci delle società di capitali non rispondono mai dei debiti della società di cui fanno parte, salvo un caso particolare, del quale dirò poi.

I soci delle società di persone “semplici” e “in nome collettivo”, invece, rispondono dei debiti sociali in modo molto gravoso, tanto che l’articolo 147 della legge fallimentare prevede che il fallimento della società determini il loro fallimento.

In posizione intermedia si collocano i soci delle società in accomandita (semplice e per azioni).

Come scrivere un contratto di appalto. Guida all’appalto

Il contratto di appalto deve essere scritto con attenzione
Il contratto di appalto deve essere scritto con attenzione

L’importanza di un buon contratto di appalto.

Inizio oggi una serie di post che saranno accomunati dal filo conduttore di “guida al contratto di appalto”.

Il primo argomento da trattare è quello del contratto di appalto in senso materiale, ossia del documento che raccoglie gli accordi delle parti.

È quasi inutile sottolineare che per un rapporto così complesso come l’appalto deve sempre esistere un contratto scritto completo delle clausole necessarie e che ciascuna parte deve essere in possesso di una copia del contratto con firma digitale o analogica (in altro post del blog è trattata la questione dei contratti scritti e dell’importanza della loro sottoscrizione).

Nella prassi delle imprese non sono più frequenti i contratti di appalto stipulati in forma orale (anche se la prassi della “stretta di mano”, fonte di tante liti, sembra esistere ancora).

COME SCRIVERE UN BUON CONTRATTO.

Un buon contratto è il presupposto per essere pagati.
Un buon contratto è il presupposto per essere pagati.

1. L’utilità di un buon contratto.

Inizio con questo una serie di post tutti accomunati dal filo conduttore “guida al recupero crediti”.

Come sempre l’intento dei post sarà di condividere con chi è interessato le mie esperienze professionali, nella prospettiva del dialogo con i numerosi lettori del blog.

Ovviamente questo post e quelli che seguiranno non possono e non intendono offrire un’informativa completa sui temi affrontati, ma solo fornire qualche indicazione essenziale sugli stessi.

COME SCEGLIERE IL TIPO DI SOCIETÀ GUIDA ALLE SOCIETÀ 1

La scelta del tipo di società deve tenere conto di molti fattori.
La scelta del tipo di società deve tenere conto di molti fattori.

Una guida alle società

Questo post dà inizio a una serie che avrà come tema il funzionamento delle società, nell’intento di costruire una “guida alle società”, come spunto di riflessione e discussione.

La guida non intende ovviamente sostituire alcuna consulenza professionale: si tratta solo di uno strumento informativo generale diretto alle piccole e medie imprese lucrative costituite in forma di società: non saranno trattate nè questioni relative a società di grandi dimensioni (e in particolare a società quotate) né i temi connessi alle società cooperative.

S.R.L. CON CAPITALE DI UN EURO. A COSA SERVE?

Si può avviare un'attività investendo solo un euro?
Si può avviare un’attività investendo solo un euro?

Vorrei avviare un’attività spendendo poco e senza correre rischi: mi conviene costituire una s.r.l. con capitale di un euro?

Ho meno di trentacinque anni e quindi sono un giovane imprenditore: quindi posso costituire una società con capitale sociale di pochi euro?

Stiamo creando una start up innovativa: quindi ovviamente il capitale sociale può essere di un Euro?

Nelle ultime due settimane ho ricevuto diverse mail che avevano – più o meno – il contenuto che ho riportato sopra.

Dalla lettura delle mail mi è parso che sul tema della società con capitale di un Euro (o comunque molto ridotto) ci sia un po’ di confusione e che questo argomento sia spesso impropriamente associato a temi percepiti come “simili” perché comunque connessi a facilitazioni concesse dall’ordinamento per le nuove attività (start up innovative, imprese promosse da giovani, ecc.).

PASSAGGIO GENERAZIONALE D’IMPRESA E PATTO DI FAMIGLIA.

La successione d'impresa può essere regolata con un accordo.
La successione d’impresa può essere regolata con un accordo.

Gli interrogativi sulla successione nell’impresa.

Cosa devo fare per essere sicuro che dopo la mia morte la mia azienda passi a una delle mie figlie senza che gli eredi litighino?

Come faccio a essere sicura che il mio coniuge porterà avanti da solo il nostro negozio senza interferenze dei figli?

Domande come queste sono frequenti ed esprimono una situazione di disagio diffuso in un Paese come il nostro in cui il panorama imprenditoriale è popolato di piccole e piccolissime imprese a base familiare.

In effetti, il momento della morte dell’imprenditore è veramente critico e può portare alla dispersione irreparabile dell’impresa costruita per tutta una vita: si calcola che solo una modesta quota di imprese riesce a sopravvivivere alla morte del fondatore.

IL DECALOGO DELLA MEDIAZIONE

La mediazione è un necessario strumento di preparazione delle liti.
La mediazione è un necessario strumento di preparazione delle liti.

Il mio consulente mi ha detto che devo invitare la controparte a una mediazione. Non capisco perché! Ho ragione. Per quale ragione dovrei mediare con chi mi deve pagare?”.

Ci è arrivato l’invito a una mediazione proposto da un’impresa che da tempo pretende un pagamento non dovuto. Non intendiamo assolutamente aderire. Le pretese della controparte sono infondate. Perché mai gli impiegati della nostra azienda dovrebbero perdere del tempo?”.

Spesso un legale si sente rivolgere domande come quelle che ho riportato sopra, formulate da soggetti che non comprendono bene cosa sia una “mediazione” e che non credono assolutamente nella sua utilità.

DALLA LEGGE SALVA SUICIDI UN AIUTO PER I SOVRAINDEBITATI

 Se debiti e patrimonio sono squilibrati si ha il "sovraindebitamento".
Se debiti e patrimonio sono squilibrati si ha il “sovraindebitamento”.

“Egregio Avvocato buongiorno,

Le avranno riferito che l’ho cercata in studio…

Le volevo chiedere, Lei non ha mai sentito parlare della LEGGE ANTI SUICIDI. Volevo valutare con Lei se la legge si può applicare al mio caso…”

Qualche settimana fa ho aperto la posta elettronica e ho trovato il messaggio che ho riportato testualmente sopra (comprese le virgole e le maiuscole…).

Chi lo ho scritto è un uomo non più giovane che ha prestato fideiussioni per sostenere l’attività della s.r.l. che aveva costituito con la moglie.

La società di famiglia godeva, infatti, di ingenti finanziamenti e di credito dai fornitori, ma l’incertezza del settore di attività aveva fatto sì che i finanziatori e i fornitori strategici chiedessero ai soci di garantire personalmente l’esposizione della s.r.l.

Le responsablità degli amministratori di società. Chi sbaglia paga?

Talvolta gli amministratori rompono l'impegno di lealtà verso la società...
Talvolta gli amministratori rompono l’impegno di lealtà verso la società …

Un problema molto sentito e “sofferto” nella vita di ogni società è quello della responsabilità degli amministratori, che non sempre svolgono le loro funzioni con diligenza e nel rispetto delle leggi.

Il problema si pone da diversi punti di vista secondo il soggetto che può essere leso dal comportamento degli amministratori.

C’è il punto di vista della società, quello dei soci, quello dei creditori sociali e quello dei terzi che – a vario titolo – siano venuti in contatto con la società.

Molto importante è poi, ovviamente il punto di vista delle Istituzioni Pubbliche, che sono chiamate a vigilare su reati – o violazioni di tipo amministrativo – eventualmente commessi dagli amministratori e a esercitare poteri repressivi, quando necessario.

Considerando il tema della responsabilità dal punto di vista della società è evidente che ogni atto degli amministratori può portare alla società stessa un vantaggio o uno svantaggio.

L’assegnazione agevolata dei beni ai soci entro il 30 settembre 2016. Una soluzione per i conflitti societari?

Cedere un bene sociale può "definire" la posizione di un socio.
Cedere un bene sociale può “definire” la posizione di un socio.

Entro il prossimo 30 settembre è possibile sfruttare un istituto di agevolazione tributaria molto importante per la riorganizzazione delle società.

Si tratta dell’istituto della “estromissione agevolata” dei beni sociali, previsto dall’articolo 1, commi 115 e seguenti, della legge di stabilità 2016  (l. 208/2015).

L’agevolazione è in scadenza al prossimo 30 settembre ed è utilizzabile da tutti i tipi di società (di persone, anche di fatto e di capitali), ma non dagli Enti non commerciali.

La disposizione consente alle società di “assegnare” o di “cedere” ai soci (entro appunto il 30 settembre 2016) beni mobili registrati o beni immobili usufruendo di un regime fiscale particolarmente favorevole.

Detto regime consiste nel pagamento di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’Irap pari all’8% o al 10,5% per le società considerate non operative in almeno due dei tre periodi di imposta in corso al momento della assegnazione o della cessione dei beni.